Un bel sorriso smagliante è il biglietto da visita che tutti vorremmo mostrare quando incontriamo il prossimo. Il suo peggior nemico? Il tartaro, che rende i denti sporchi e ingialliti.

Rimuovere il tartaro è un’operazione che va eseguita giornalmente, a partire da casa propria, con l’uso di dentifricio e spazzolino dopo ogni pasto. Così si può evitare che il tartaro si stratifichi nel corso del tempo, rendendo così la sua rimozione molto più impegnativa.

La formazione del tartaro è dovuta ad un accumulo di composti minerali; inizialmente si crea una patina incolore, chiamata placca batterica, composta da alcuni batteri che si nutrono dei residui di cibo presenti nel cavo orale dopo ogni pasto, e da proteine della saliva che, calcificandosi intorno allo strato superficiale dei denti, ne determinano i cambiamenti di colore nel tempo.

 

Quali sono le cause dei denti sporchi?

Tra le cause principali dei denti sporchi sussistono una serie di fattori che, se trascurati, possono provocare diversi fastidi come infezioni dentarie più o meno gravi, malattie parodontali e gengivali, nonché evidenti disagi estetici.

Questi disturbi sono determinati, nella maggior parte dei casi, da una poco corretta cura del cavo orale, dai depositi di placca e cibo, dal consumo di caffè e tè, fumo e tabacco, che fanno assumere allo strato di tartaro una colorazione variabile dal giallognolo al grigio scuro nel suo stadio peggiore.

Esistono due diverse tipologie di tartaro. Il primo è quello che si sviluppa sulla superficie esterna del dente, che può essere trattato se ancora allo stato iniziale, con una buona pulizia dei denti; il secondo tipo è quello che si forma sotto la gengiva ed è evidente per la sua colorazione scura. Questo è causa principale delle infezioni gengivali all’interno delle tasche parodontali, e questo tipo di tartaro può essere rimosso solo con l’aiuto di un igienista dentale.

 

Come togliere il tartaro

Tartaro denti: rimedi casalinghi

Una delle azioni fondamentali per evitare la formazione e l’accumulo del tartaro è eseguire una quotidiana pulizia dei denti in modo corretto, con l’utilizzo di strumenti giusti per la cura dentale e le giuste tecniche di spazzolamento, come ad esempio il movimento dall’alto verso il basso da eseguire lungo tutta la superficie dei denti.

Si può agire sul tartaro anche con il bicarbonato di sodio e un goccio d’acqua, che sfregato contro il dente favorisce la rimozione dello strato superficiale di patina donando un leggero sbiancamento. Questo procedimento è da compiere con cura e in modo delicato per non infiammare involontariamente le gengive, al massimo una volta a settimana.

Alcune persone utilizzano l’aceto di mele per sciacquare i denti ed eliminare gli accumuli di batteri. L’acido acetico infatti è un alleato contro diversi micobatteri. Se si vuole tentare questo rimedio casalingo per il tartaro, è bene diluire poco in un bicchiere di acqua per non infiammare le gengive, ripetendo l’operazione al massimo una volta a settimana.

Un modo per mantenere la bocca pulita è usare lo spazzolino con il dentifricio senza l’utilizzo dell’acqua, in modo da preservare la sua funzione abrasiva e una corretta rimozione dello strato di placca. È utile anche spazzolare la lingua così da prevenire l’alitosi dovuta ai batteri presenti nella bocca.

 

Pulizia tartaro denti: costo e tecniche

Questi rimedi casalinghi che abbiamo elencato possono aiutare a ridurre l’accumulo di tartaro nel breve periodo, ma non sostituiscono il dentista e non sono in grado di pulire i denti come una seduta di igiene dentale.

Per i casi più gravi di accumulo di tartaro, visibile se hai denti gialli o macchiati, è necessario prenotare una visita odontoiatrica dal tuo dentista di fiducia. Si consiglia un controllo ogni 6/12 mesi, partendo da una profonda pulizia dei denti per eliminare la placca dentale con tecniche come l’ablazione tartaro o la detartrasi.

Se si inizia fin da piccoli ad avere una buona cura dei nostri denti, lavandoli regolarmente tre volte al giorno e prestando attenzione ai cibi che si consumano, il rischio di sviluppare tartaro sui denti si riduce di molto, così da preservare la salute del cavo orale anche in età avanzata.


Nel video del collega viene mostrato un caso di detartasi professionale.

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