Nonostante le iniziali resistenze che possono riguardarei neogenitori, arriva sempre il momento in cui il ciuccio diventa un accessorio indispensabile per calmare il neonato – e, di conseguenza, anche per rasserenare mamma e papà.
Il ciuccio è, del resto, un richiamo fortissimo al legame con la madre: l’azione della suzione da parte del bambino imita l’azione dell’allattamento al seno, il momento del pasto e del contatto pelle a pelle con la mamma.
I neonati si rasserenano, che sia per addormentarsi o per un po’ di sollievo da qualche piccolo malessere normale per la loro età, come la fase della dentizione o qualche colichetta addominale.
Purtroppo, a lungo andare, il ciuccio può diventare un nemico della salute dei bambini, e in particolare della loro salute orale: l’uso del ciuccio oltre una certa età può compromettere lo sviluppo corretto del palato e dei denti, ed è una delle ragioni per cui così tanti bimbi, dai sei ai dieci anni, sono costretti a ricorrere all’apparecchio per i denti.
Bisogna quindi rinunciare del tutto al ciuccio, sin da subito? No, una soluzione così drastica non è necessaria. Vediamo meglio in che modo il ciuccio condiziona la crescita dei denti e la formazione del palato, e come utilizzarlo in maniera sicura.
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Ciuccio e denti storti: quale correlazione?
Le malocclusioni sono molto frequenti nei bambini che hanno utilizzato il ciuccio oltre il primo anno di vita.
In questi dodici mesi il palato e i denti sono ancora in fase di sviluppo e formazione, e l’inserimento di un supporto solido per diverse ore al giorno modifica irrimediabilmente il modo in cui i piccoli chiudono la bocca e allineano le due, future, arcate dentarie.
Non sempre in negativo, però: nel primo anno di vita il ciuccio può supportare la crescita delle ossa mascellari e aiutare a definire meglio la chiusura della bocca. Quando, però, i primi dentini iniziano a spuntare, sarebbe ideale ridurre al minimo, se non togliere completamente, il ciuccio.
Il suo uso infatti può influenzare l’arcata superiore, provocandone un allungamento che rende i denti superiori sporgenti rispetto a quelli inferiori, e allo stesso tempo può interferire con il piano verticale della bocca causando una tipologia di malocclusione chiamata “morso aperto”.
Nel morso aperto, quando la bocca è chiusa, i denti posteriori sono a contatto, mentre i denti anteriori rimangono distanziati tra loro. Questo disallineamento è dovuto proprio all’uso prolungato del ciuccio, in particolare dopo il primo anno e mezzo di vita.
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