L’estrazione di un dente è un procedimento chirurgico che il dentista effettua in caso di impossibilità di guarigione di un dente infetto con terapie antibiotiche o antinfiammatorie.

Quando la carie diventa troppo profonda fino ad infettare il nervo del dente e i tessuti circostanti, il dentista non ha di fatto molta altra scelta se non l’estrazione del dente cariato.

Anche in caso di eruzione di mole del giudizio in posizioni scorrette, o per mancanza di spazio gengivale, il dentista effettuerà un’incisione con conseguente estrazione del dente del giudizio.

Trattandosi di operazioni chirurgiche che intaccano la gengiva, è normale andare incontro a qualche giorno di indolenzimento. Ciononostante, possiamo attivamente aiutare la guarigione adottando alcuni comportamenti corretti nella vita quotidiana.

 

Cosa fare subito dopo l’estrazione dentale

Al termine dell’operazione, il dentista inserisce in bocca, in corrispondenza della gengiva, una garza tampone o dei rotolini di cotone da schiacciare tra i denti per bloccare il sanguinamento e favorire la formazione di un coagulo.

Il coagulo funge da protezione per la ferita, esattamente come avviene per le ferite della pelle quando si forma una crosticina. È quindi sconsigliato rimuovere il coagulo, attraverso, ad esempio, dei risciacqui: il suo mantenimento è importante per proteggere la parte lesa e favorire la guarigione.

Niente risciacqui, quindi, nemmeno con acqua e limone – molti pazienti sono informati di questo ”rimedio della nonna”, secondo cui il limone aiuta a disinfettare la ferita. Il coagulo invece non va assolutamente toccato, neanche con la lingua o con le dita.

Attenzione a soffiare il naso delicatamente: la pressione di un soffio troppo forte potrebbe causare la riapertura della lesione.

Nei giorni immediatamente successivi all’intervento dovrai assumere tutti i farmaci prescritti dal dentista, tra cui antinfiammatori e antibiotici; è possibile usare la borsa del ghiaccio sulla guancia, in corrispondenza del punto operato, per un effetto anestetico e antidolorifico naturale.

Per un migliore effetto, lascia la borsa del ghiaccio sulla guancia per 15 minuti e poi rimuovi per altri 15 minuti. L’alternanza caldo/freddo gioverà alla sensazione di dolore e al gonfiore del viso.

Nei tre giorni successivi all’estrazione dentale non utilizzare spazzolino elettrico; meglio invece uno spazzolino classico manuale, dalle setole morbide, da non passare sul coagulo per evitare di rimuoverlo.

Puoi invece usare un collutorio a base di clorexidina per tenere pulita la parte, aggiungendo l’azione antibatterica e antisettica del principio attivo.

 

Cosa mangiare dopo estrazione dente

Attendi qualche ora prima di assumere cibo o bevande. Quando bevi, fai attenzione a deglutire con delicatezza, assumendo poca quantità di acqua alla volta per non inondare il coagulo.

Nelle 24-36 ore successive all’estrazione dentale, è preferibile mangiare cibi liquidi o morbidi, evitando tutti quegli alimenti che potrebbero incastrarsi tra i denti o sollecitare il coagulo, o ancora che richiedono una masticazione eccessiva.

Sì a minestre tiepide, purè, gelato, budini, pesce bollito, polpette; no a pasta, carne, crackers o grissini, frutta e verdura solida – vanno bene invece quando bollite o frullate.

La temperatura media o ambiente è da preferire sia al freddo che al caldo. In ogni caso, evita i cibi troppo caldi che potrebbero ulteriormente irritare la gengiva.

 

Si può fumare dopo l’estrazione di un dente?

Nei giorni immediatamente successivi all’intervento bisogna evitare sia il fumo che il consumo di alcolici.

Per circa 72 ore, quindi, allontanare sigarette e sigarette elettroniche, che con il loro vapore possono compromettere il coagulo e infastidire la gengiva.

 

Tempi di guarigione dopo estrazione dente

La guarigione completa di una ferita chirurgica odontoiatrica richiede circa due settimane. Tuttavia, già dal terzo giorno post operatorio il dolore inizia a diminuire o cessa del tutto, tornando a una condizione di vita del tutto normale.

La stabilizzazione definitiva della struttura ossea, non visibile a occhio nudo, richiede invece un po’ più di tempo, anche due-tre mesi.

È in questo frangente che è consigliabile intervenire per inserire un impianto dentale che va a sostituire il dente mancante, agendo prima che i denti vicini si prendano più spazio e rendano poi difficoltoso l’inserimento di una protesi dentale.

Lasciare lo spazio vuoto può compromettere la masticazione e la chiusura della bocca, portando in seguito a problemi più complicati da risolvere.

 

Estrazione dente a Firenze

Se la mola del giudizio continua a far male, o un dente cariato causa un dolore intollerabile, è tempo di prenotare una seduta di estrazione dentaria.

Contattaci per programmare la tua prima visita dentistica nel nostro studio, a cui può seguire l’intervento di estrazione dente a Firenze, in una zona facilmente raggiungibile della città.

    Hai domande o vuoi saperne di più?

    Contattaci subito!

    Compila il form sottostante, il dottore di risponderà il prima possibile a qualsiasi tuo dubbio.
    Inoltre il nostro studio è sempre a tua disposizione per qualsiasi informazione, consulto o appuntamento.